LIGONCHIO E I SUOI CASATI

Per raccontare i casati di Ligonchio ci vuole un libro intero e in effetti Lino Vergai nel 2012 ha pubblicato un volume di quasi 300 pagine che racconta nei dettagli la storia del paese attraverso le famiglie che nei secoli hanno vissuto a Ligonchio.

Sì secoli, perché la parte più originale della ricerca parte dagli Stati delle Anime della Parrocchia di Sant’Andrea, veri e propri censimenti realizzati allora dai parroci. Grazie al primo, che risale al 1675 e contiene due cartine di Ligonchio di Sopra e della Valla, Lino, con l’aiuto di alcuni anziani del paese, ricostruisce la localizzazione dei casati in corrispondenza degli isolati urbani dei due rami del borgo.

I casati sono in totale 65, di cui 28 a Ligonchio di sopra e 37 alla Valla. È interessante notare che nel passato avevano anche una funzione toponomastica.

Cosa comporta appartenere a un casato? A Ligonchio le persone, oltre ad avere un cognome, sono appunto identificate con il casato. Lino Vergai ne parla come di “un’istituzione che ha consentito di individuare in maniera diretta le persone, senza dover ricorrere a aride forme burocratiche che non sempre portano ad una conclusione.

Un tempo, se a Ligonchio c’erano tre Giovanni Bacci, bastava aggiungere al proprio nome quello del casato di appartenenza perché tutti capissero di chi si trattava. Quel sostantivo sembrava contenesse persino il codice genetico dell’individuo!”

Per gentile concessione di Lino trovate qui le due mappe con la possibilità di vedere le foto storiche dei casati. La gran parte delle foto sono di Lino stesso e sono state digitalizzate e catalogate con passione a pazienza da Giacomo Pisani, amministratore dell’Archivio del Budrio.